Reportage

Travolti da natura e storia – Val Masino.

Scavata dall’omonimo torrente, confluente del fiume Adda nel paese di Masino, conosciuto soprattutto per sue calde acque termali, questa valle é considerata uno dei posti più suggestivi della Bassa Valtellina, nella provincia di Sondrio, in Lombardia.

Posta in un territorio adiacente la Svizzera, dalla quale é divisa dalle Alpi Retiche, la valle  trova i suoi confini tra le montagne ed abbraccia un arco di bellissime altre valli granitiche di origine glaciale, tra cui  la Valle dei Bagni, la Valle di Sasso Bisiolo o Predarossa e la Val di Mello, chiamata non a caso “La Piccola Yosemite”.

Il suo territorio, interamente montano, dalle caratteristiche di straordinaria bellezza e fascino, sfruttato da sempre dalla pastorizia, costituisce un vero e proprio regno del granito, roccia che é l’elemento principale del cosiddetto Plutone di Masino Bergaglia, minerale pregiato, presente anche a Milano nell’anfiteatro romano e in alcuni palazzi medievali e dell’inizio del Novecento. 

Zona di rilevante interesse per i cercatori di minerali, ha subito un aspro spopolamento proprio a causa dell’attività estrattiva. Dagli anni Settanta però, vista la presenza di numerosi ed imponenti colossi granitici, la valle é frequentata soprattutto per l’arrampicata ed é diventata paradiso degli arrampicatori e free-climbers, che possono trovare vere e proprie palestre naturali ove sfidare la verticalità.

Le vette granitiche della Val di Masino hanno segnato infatti la storia dell’alpinismo moderno.

Pareti verticali, rocce taglienti,  strapiombi che tolgono il fiato, sono infatti di casa e costituiscono il paesaggio  che fa da contorno ad un ambiente raro, caratterizzato da verdi pascoli ed anfiteatri alpini,  attraversati da torrenti e ruscelli dalle acque cristalline, in un territorio di 115 kmq, che ospita poco meno di 1000 abitanti.

La valle é collegata grazie ad una strada statale costruita nel secolo scorso, che si snoda tra tornanti avvolti da boschi di abete e larici e poi da quelli di faggio, attraversando piccoli centri abitati dalle caratteristiche casette in pietra, fino ad arrivare ai famosi Bagni di Masino, le proprietà salutari della cui sorgente termale sono riconosciuti fin dal XVI sec.

“Secondo la leggenda, i Bagni di Masino furono scoperti seguendo una mucca che, a differenza delle altre,  non si abbeverava al torrente, ma risaliva il versante del monte per bere da una sorgente di acqua calda, producendo poi molto più latte delle altre”.

Furono proprio questi Bagni a dare notorietà alla valle che, per il resto, rimaneva quasi tagliata fuori dal mondo.

Dai Bagni partono i sentieri che portano in quota, verso i rifugi dell’alta Via Val Masino.

Uno splendido habitat naturale, caratterizzato dal cosiddetto “Bosco Incantato” e dalla “Foresta dei Sassi”, che lasciano letteralmente a bocca aperta chi li attraversa,  sentendosi immersi in un’atmosfera quasi magica o, appunto, incantata. Muschi dal colore verde acceso, quasi irreale, coprono massi ed alberi, assumendo talvolta strane forme in cui la fantasia può spaziare… Volendo immaginare  un bosco abitato da elfi e gnomi, penso che questo sia il posto ideale…!

Meraviglioso in tutte le stagioni, durante il periodo autunnale questo splendido scenario si trasforma, mostrando tutta la bellezza del contrasto tra i colori caldi delle foglie nelle loro mille sfumature, il verde intenso del muschio che copre le rocce e le cortecce degli alberi che stanno per trasformarsi in scheletri

…Scheletri anche a causa della furia della natura…

Sono ambienti con cui da sempre convive l’ uomo, alla ricerca di un equilibrio con la natura, la vera protagonista di questo posto, in cui però la presenza umana non passa inosservata. Si incontrano qua e là infatti piccole contrade, in cui colorate casette poeticamente decorate si alternano a disordinate abitazioni in pietra, molte delle quali oramai abbandonate, che vanno a formare dei minuscoli centri storici. Certo, perché anche di storia sono intrise quelle pietre. Se pensiamo che la valle viene menzionata per la prima volta nel secolo X  in un documento di donazione della Corte di Masino, da parte di Rodolfo di Borgogna, Re d’Italia, alla chiesa di San Pietro in Ciel d’oro a Pavia, ed essendo io pavese, aggiungo una frase tanto banale quanto sempre attuale: “com’é piccolo il mondo!”.

Ma non sottovalutiamo gli abitanti dei paesi della valle…

Come quelli del comune di Ardenno con le sue frazioni, perché, incontrandoli per strada , mentre mi addentravo curiosa in qualche vicolo, non si sono certo fatti sfuggire l’occasione di raccontarmi, nella loro fierezza,  che fu proprio una ricca famiglia di Ardenno, i Tampini, a donare al comune di Roma il terreno su cui é stato costruito l’aeroporto di Ciampino. All’atto notarile però, erroneamente, il notaio, invece di scrivere il nome Tampini,  scrisse Ciampini, e da lì prese il nome il famoso aeroporto.

Insomma,  si potrebbe fermarsi per ore ad ascoltare i pochi abitanti di quelle zone, per la maggior parte non giovanissimi, ma fieri della loro storia, delle loro montagne, anche meta di pellegrinaggi. Si…; ma forse di persone ne incrociano ben poche e, offrendoti un caffè o delle castagne tostate, cercano una scusa per raccontarti curiosi aneddoti sulle loro origini, ma nel frattempo scambiano quattro parole con gente nuova, in questi posti in cui il silenzio regna, la natura la fa da padrona ma, nonostante ciò, alcuni non mollano il luogo natale  e non lasciano queste zone, seppur un po’ isolate dal mondo.

Ma si sa, l’uomo non é nato per stare da solo, e talvolta bastano poche parole ed un sorriso per allietare la giornata, cacciare i cattivi pensieri e non smettere di sognare.

Testo di Scilla Nascimbene

Foto – ©Matteo Marinelli – ©Scilla Nascimbene

logo-RT-Earth