TUNISIA 2023 – TRA SABBIA E CIELO
by HERERO EXPEDITION
“Perché non andiamo nel deserto? Perché no!” É cosi che abbiamo scelto la Tunisia come meta per questa nuova tipologia di viaggio.
“Perché non andiamo nel deserto? Perché no!” É cosi che abbiamo scelto la Tunisia come meta per questa nuova tipologia di viaggio.
Sembrerebbe. La casa dell’ovale blu ha dichiarato infatti che l’ottava generazione sarà l’ultima in produzione. Il condizionale è d’obbligo quando si tratta di dichiarazioni di questo genere. Per ora, il vasto mondo di appassionati è in tumulto per quella che da oltre quarant’anni rappresenta una delle auto meglio riuscite della storia dell’automobile.
Sardegna Winter Tour 2022, la tradizione continua con HERERO 4X4. Come lo scorso dicembre la carovana di DEFENDER è salpata con destinazione Olbia. Un modo per incontrare amici di vecchia data e incontrarne di nuovi, alla scoperta di tracciati suggestivi, tecnici e decisamente golosi per i prodotti che offre questa terra.
Terminillo – Amatrice Expedition 2022 – Continuano i viaggi attraverso il nostro stivale; dopo aver esplorato la Liguria un mesetto fa, ci spostiamo più a sud alla scoperta del Lazio, valicando il Terminillo e lambendo le vicine Umbria e Abruzzo, alla continua ricerca di paesaggi mozzafiato da esplorare a bordo dei nostri amati fuoristrada. Ogni viaggio è una storia da raccontare e anche questa volta, inaspettatamente, è arrivata dal cielo, ma per scoprirla dovete arrivare in fondo.
Sardegna Winter Tour 2021, un viaggio nel viaggio quello proposto da HERERO 4X4 che, come da tradizione, nel mese di dicembre organizza per i suoi clienti un itinerario alla scoperta di questa magica regione, che quest’anno ci ha meravigliato, avvolgendosi in un candido manto invernale, regalandoci luci e atmosfere da sogno.
Questo reportage nasce da un recente viaggio di lavoro in Macedonia, prima ex Jugoslavia, poi Repubblica di Macedonia, attualmente Macedonia del Nord, ufficialmente Repubblica della Macedonia del Nord. In pratica un luogo che ha avuto più nomi di Apollo Creed in Rocky 4.
Skopje presenta alcune importanti mescolanze architettoniche che rendono la città un corpo con due anime opposte tra loro. La “città antica” a nord, salvatasi dal terremoto del 1963 e la “città nuova” a sud, ricostruita grazie agli ingenti capitali stanziati, che rendono il centro un coacervo di decisioni architettoniche.
Campi lunghissimi cinematografici dove il riso cresce rigoglioso tra il verde delle risaie mature. Geometrie di grano color giallo oro accanto ad aie assolate di antiche cascine. E sagome di bianchissimi aironi che si alzano nel cielo all’improvviso, davanti alla cerchia delle Alpi con la sua base d’azzurro intenso e al massiccio del Monte Rosa che sembra così vicino da poterlo toccare.
Sculture naturali di rocce granitiche modellate dal maestrale ci accolgono al nostro arrivo in Gallura, spuntando dalla macchia mediterranea provata dalla siccità. Muraglie di fichi d’India costeggiano il nastro d’asfalto, in un’orda disordinata di pale, spine e fiori di un giallo denso, come l’aria calda che si respira in questa terra a tratti primordiale, ma dal fascino insistente, nel suo lento scivolare di montagne che si gettano nell’acqua, tra creste nervose di schiuma, avanzando in un mare azzurro mescolato a un turchese che ubriaca lo sguardo.
Dentro a quelle montagne scabre, quasi afgane, irte di nuraghe e pastori ostinati, abita la sostanza di un territorio in parte sconosciuto.
“Nell’aria c’è l’odore del sole, di fuoco puro e di pietra secca. Ma di brughiera anche. E di spoglie di serpi. Odore di Sardegna”.
(Ettore Vittorini. Sardegna come un’infanzia)
Mi ricordo di aver letto su un libro che tra la nostra anima e il nostro corpo ci sono tante piccole porte e da lì, se sono aperte, passano le emozioni, se sono socchiuse filtrano appena e che solo l’amore può spalancare tutte le porte di colpo, come una raffica di vento.
Lo scrive nonna Olga alla sua nipotina in “Va’ dove ti porta il cuore”.
Le confida anche una cosa curiosa e cioè che perdere tempo non sia un fatto per niente grave, poiché “la vita non è una corsa ma un tiro al bersaglio: non è il risparmio di tempo che conta, bensì la capacità di trovare un centro”. Read more “LA PORTA GIUSTA DA APRIRE”