
Il Jeepers Meeting, il raduno monomarca Jeep più grande d’Europa è giunto alla sua 22ª edizione.
L’evento di quest’anno, che si è svolto come ogni anno nell’iconica Offroad Arena di Maggiora è stato all’insegna del colore e della simpatia: il tema scelto? I Minions

Con ben 517 Jeep provenienti da tutta Europa, l’edizione 2025 del Jeepers Meeting ha trasformato la Maggiora Offroad Arena in un vero e proprio festival della libertà su quattro ruote. Dal 26 al 29 giugno, la più grande rally-station continentale dedicata agli appassionati del marchio Jeep ha respirato un’energia collettiva. I partecipanti hanno invaso i tracciati off-road con un unico obiettivo: spingersi oltre i propri limiti, tra fango e passaggi tecnici, senza mai rinunciare al divertimento.
Le tre piste, classificate blu, rossa e nera secondo difficoltà crescente, hanno offerto situazioni perfette per testare la resistenza dei veicoli e la bravura dei piloti; allo stesso tempo, i tour panoramici tra le colline novaresi hanno regalato momenti di pura esplorazione.
Tuttavia, il vero cuore dell’evento è stato il villaggio all’aperto che si è ricreato nell’arena: tende montate tra prati e boschi, fuochi sotto le stelle, concerti live, cucina a cielo aperto e l’irresistibile spirito pop dei Minions che ha invaso decorazioni, travestimenti e scenografie cinematografiche. È stato un unico grande rituale collettivo, che ha celebrato la passione, la meccanica e l’immaginazione, consolidando il Jeepers Meeting come un’esperienza motoristica e culturale senza precedenti.
Tra i tratti più distintivi del Jeepers Meeting di Maggiora c’è la rete articolata di percorsi off-road,
tracciati tecnici e adrenalinici che rappresentano il cuore pulsante della manifestazione. L’Offroad Arena si trasforma per quattro giorni in un vero parco giochi per amanti della guida estrema, dove ogni tracciato è pensato per rispondere a diversi livelli di preparazione, sia del pilota che del mezzo. Dai percorsi più semplici, adatti anche ai neofiti del fuoristrada, fino a quelli estremi – riservati ai veicoli più preparati – ogni sentiero mette alla prova le capacità di guida in ambienti naturali complessi: fangaie, salite ripide, twist, massi, passaggi tra tronchi e slalom tra alberi. Ogni curva, ogni dosso, ogni guado diventa parte di un’esperienza che va oltre il semplice tragitto: è un confronto diretto tra uomo, macchina e natura.
Non sono mancati, come sempre, i tour panoramici fuori dall’Arena, che offrono ai partecipanti
l’occasione di esplorare le colline novaresi lungo sterrati e strade bianche, in un contesto più rilassato ma ugualmente suggestivo. Sono percorsi pensati per chi vuole vivere l’emozione del fuoristrada senza rinunciare alla scoperta del territorio.
Tra gli elementi che arricchiscono l’esperienza del Jeepers Meeting c’è anche l’area espositiva, dove alcune delle aziende più rappresentative del settore 4×4 hanno presentato novità, accessori e soluzioni per la preparazione dei veicoli. Tra gli stand più visitati spiccano nomi come Rock’s, specializzata in protezioni e componenti heavy-duty; MATTOUNO & Suntop, noto brand italiano di capote e accessori custom per Jeep; e Power Garage, officina di riferimento per elaborazioni estreme e restauri professionali, TERAFLEX EUROPE per la prima volta in Italia, HM e molti altri. Gli espositori non solo hanno mostrato i loro prodotti, ma si sono trasformati in veri e propri punti di incontro per appassionati, offrendo consulenze, demo tecniche e gadget esclusivi.
Accanto alle sfide sui percorsi off-road più impegnativi, ha avuto come sempre un grande successo il classico Tour delle Jeep storiche, dedicato ai modelli vintage e d’epoca, di alcuni partecipanti e altri direttamente dal garage dell’organizzatore Bruno Tinelli, che hanno sfilato in colonna attraversando i paesaggi collinari del novarese, tra boschi, sterrati e piccoli borghi. Un’occasione per riscoprire il fascino intramontabile delle origini del marchio, in un clima rilassato e celebrativo, molto apprezzato anche da visitatori e famiglie.
Ma ciò che davvero distingue sempre il Jeepers Meeting da altri eventi simili è la sua dimensione
collettiva e immersiva, da molti descritta come una sorta di Woodstock per appassionati del marchio Jeep.
L’intera area si trasforma in un festival open-air, dove la passione per la guida si fonde con musica,
campeggio, condivisione e vita all’aria aperta. I partecipanti – diversi dei quali provenienti dall’estero – montano le tende tra i prati e i boschi dell’arena, accendono i fuochi, cucinano insieme e si ritrovano a chiacchierare sotto le stelle, mentre in sottofondo risuonano i concerti dal vivo e i motori ancora caldi.
L’atmosfera è tribale, allegra, completamente fuori dagli schemi.
L’edizione di quest’anno, dedicata al tema dei Minions, ha aggiunto una nota di ironia e leggerezza
all’evento: travestimenti, decorazioni a tema, jeep trasformate in creature gialle, gare goliardiche e
scenografie cinematografiche che hanno coinvolto adulti e bambini in un’esperienza corale che unisce il gusto dell’avventura allo spirito di festa.
Il Jeepers Meeting non è solo un raduno: è un rito annuale, un momento di libertà assoluta in cui la
passione per la meccanica diventa linguaggio comune, e la natura circostante gli fa da teatro. Un evento al confine tra evento motoristico e cultura popolare, che anche quest’anno ha lasciato spazio a qualcosa di più autentico: senso di appartenenza e celebrazione della libertà.
Testo di – Matteo marinelli
Foto a cura di – ©Matteo Marinelli –
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