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Mazda MX-5 – MIATA QUANTO TI HO AMATA

Il giorno è arrivato e io sono emozionato come un bimbo nella casetta delle palline. Sono anni che provo auto a trazione integrale, suv e fuoristrada per intenderci, mentre oggi vado a ritirare una delle spider più famose e vendute al mondo. L’occasione è il trentesimo anniversario dalla prima “stesura” della Mazda MX-5 del 1989, quando un giornalista americano, Bob Hall, propose la sua idea al settore sviluppo Mazda.

Nello stesso anno, in Giappone, Akihito diventava il 125° imperatore, il primo, a salire sul trono senza la consuetudine del “diritto divino”.
Trent’anni dopo, metto il mio “non-imperiale” sedere sulla nuova Mazda MX-5 2019 nella versione top di gamma con la nuova motorizzazione omologata Euro6 D-Temp 2.0L 184cv.

Mazda MX-5

Da subito mi rendo conto che non sono abituato a sedermi così vicino alla strada. Mi attende un viaggio di 600 km fino a Pavia, dove testeremo le prestazioni della Mazda, e temo l’attaccamento di qualche vertebra, anche se, lo ammetto da subito, non è avvenuto.

Dopo circa 250 km di viaggio la prima cosa che salta agli occhi sono i consumi: circa 18/l in autostrada, questo almeno finché non schiaccio il tastino “sport”, concedendomi a un centinaio di km di sorpassi e di
bocche aperte, perché il motore ha un sound che sembra come un ringhio che non passa inosservato (anzi inascoltato) e un allungo e una ripresa che poche spider offrono e soprattutto sottilineo, lei “beve poco”!

 

Netto il rinnovamento dalla precedente versione. Muscolosa e dalla livrea più bombata, su strada e da ferma calamita l’attenzione indistintamente di “uomini e donne”. A proposito una ragazza vedendola parcheggiata di tre quarti mi fa “bella la Porsche”. Sono rimasto interdetto per qualche secondo, poi non ho voluto infierire, ma anzi ho risposto con un sorriso a mezza bocca, come il più pavone dei tronisti di Maria.

…SI COMINCIA !

Mazda MX-5  Copyright: Matteo Marinelli @rtearth #RTEARTH #RTEARTHTEAM

La mattina seguente, mi sveglio nella campagna pavese con un cielo mica tanto happy, però di pioggia neanche l’odore, quindi non resta che abbassare la capote rigida e dopo 13 secondi raggiungere la mia crew
per girare il video e fotografare la “porsche di tre quarti”.

I paesaggi sono meravigliosi, e il cielo chiuso rende l’atmosfera magica. Tra le stradine della campagna pavese si sente solo la voce della Mazda MX-5, anche se il momento che attendo con più enfasi è di portarla in pista e lasciarla sfogare.

Mazda MX-5  Copyright: Matteo Marinelli @rtearth #RTEARTH #RTEARTHTEAM

E ORA FACCIAMO SUL SERIO

Finalmente siamo nella pista Tazio Nuvolari incontriamo Francesco il fotografo di ufficiale dell’autodromo e maledetto appassionato della Miata.

La sua Mazda MX-5 è nella versione NC1 PRHT da 168cv in colorazione Stormy Blue Metallic.

Decidiamo subito di correre insieme. Sembriamo due ragazzini che si alternano in curva e nei sorpassi. La mia MX-5 si abbandona alle curve come un fotografo di playboy e poi scivola fino a riprendersi il rettilineo.
Via i controlli di trazione e ora il divertimento si fa serio! Sembra come di pattinare sul ghiaccio e l’auto è leggiadra come una ballerina di prima fila, però meglio non esagerare, non sono così esperto e l’auto è davvero leggera, non vorrei finire per raccontare un test drive di un aquilone.

IN CONCLUSIONE…

Come tutte le cose belle, finiscono presto ed è già ora di rientrare a casa. La Mazda MX-5 è un auto piacevole, divertente da guidare e ti fa sentire un po’ come un imperatore, coccolato e sicuro di sè. Il prezzo della versione in prova è di circa 35.000,00 €. Vi sembra tanto? A me no, se volete chiedete in Porsche.

Mazda MX-5  Copyright: Matteo Marinelli @rtearth #RTEARTH #RTEARTHTEAM

BACSTAGE GALLERY

Testo di Gianluca Vittori

Foto – ©Matteo Marinelli

Backstage – ©Scilla Nascimbene

Supporto MX-5 di confronto – Francesco Bruciamonti

Video Editor – Alessandra Ravelli

Driver MX-5 2019 – Gianluca Vittori

Comunicazione – Alessandro Pastorelli

La R.T. EARTH ringrazia per la collaborazione e la disponibilità le strutture che ci hanno ospitato:

Autodromo – TAZIO NUVOLARI, Cervesina – Pavia –

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