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FORD BRONCO – CREATO PER L’OFF ROAD

 FORD BRONCO – G.O.A.T. GO OVER ANY TERRAIN

BRONCO 2024. G.O.A.T. è il motto con cui FORD racchiude l’essenza di questo veicolo icona nato a metà degli anni 60′. Un vero, autentico, fuoristrada con il quale, appena usciti dal concessionario, quello che sognavamo di fare è realizzabile, che sia un viaggio tra i fiordi islandesi o le dune di un qualsiasi deserto. Andare ovunque anche dove le strade finiscono e si aprono i confini dell’avventura. Per realizzare questo servizio abbiamo fatto proprio così.

FORD BRONCO - BADLANDS

DISEGNATO PER L’AVVENTURA

Partiamo dagli esterni che richiamano le forme e le dimensioni del progetto iniziale, soprattutto il frontale con la caratteristica calandra forata e i fari tondi tra i quali vi è la scritta BRONCO. La fanaleria è full Led anche per i fendinebbia. I paraurti sono in acciaio, così come i robusti sottoporta laterali, i parafanghi di grandi dimensioni alloggiano comodamente i pneumatici 285/70 R17, anche se sbirciando il libretto abbiamo notato differenti misure omologate, tipo le 315/70 R17 o le 35/12.50 R17 fino ad arrivare alla strabiliante misura da 37/12.50 R17, che nel nostro paese è un sogno averle già di serie. Il BRONCO vanta un’altezza da terra che sfiora i 30 cm, una lunghezza complessiva con il gancio  traino installato di 4.811 mm, una larghezza di 2.199 mm e per un’altezza totale, includendo le barre sul tetto, di 1.962 mm. Una delle particolarità (di moda oltre oceano) è la possibilità di rimuovere il tetto e addirittura anche le 4 portiere.

Avendo la possibilità di smontare mezza auto, gli interni sono stati pensati di conseguenza, ossia per essere esposti ad ambienti sporchi o polverosi o all’acqua, e tutte le componenti e i comandi, inclusi gli schermi touch, sono certificati ip68. Come i comandi al volante, tutti i pulsanti sono rivestiti in gomma o silicone in un’unico pezzo per evitare che la polvere si infili tra i tasti. Le robuste maniglie ancorate al cruscotto agevolano la salita in auto o fungono da supporto per trattenersi nella guida off-road.

Anche qui come nel RANGER RAPTOR troviamo nella parte superiore del parabrezza un Roof Control con 6 uscite AUX per accessori supplementari come verricello o barre Led. Per non farsi mancare nulla il BRONCO ha diverse prese USB e uscite da 12 volt e, ormai immancabile, l’inverter per erogare 220 volt di corrente. Ah dimenticavo…nel Roll Bar è integrato un comodo apribottiglie.

MOTORE

Del BRONCO in Italia saranno disponibili solo 2 allestimenti l’OUTER BANKS e BADLANDS ed entrambi avranno la stessa motorizzazione di un 2.7 EcoBoost Biturbo da 335CV che sviluppa 563 Nm di coppia con trasmissione automatica a 10 rapporti. Le differenze tra i due modelli OUTER BANKS e BADLANDS sono essenzialmente le doti fuoristradistiche che troviamo nel secondo; nell’OUTER BANKS monta pneumatici da 255/70 R18, misura di tutto rispetto, ma stradali e la scelta degli interni più classici ed evocativi per colori e linee. 

BRONCO BADLANDS

Concentriamoci sul nostro modello in prova. Troviamo 7 modalità di guida per assecondare la morfologia di ogni terreno. Il BADLANDS offre di serie un assetto Bilstein™ Position Sensitive Dumping  con la possibilità di disconnettere la barra stabilizzatrice anteriore. Sono presenti 3 bloccaggi dei differenziali: l’anteriore e il posteriore inseribili manualmente, mentre il blocco centrale si attiva automaticamente passando dalle 2 ruote motrici alle 4 ruote motrici. Inoltre tra le varie funzioni è presente il Trail Turn Assist che permette di ridurre l’angolo di sterzata del 40% andando a frenare la ruota posteriore interna durante una curva stretta, rendendo il veicolo più agile e performante nei passaggi stretti.

Comodo anche Cruise Control dedicato per l’off road che mantiene la velocità a bassi giri, di grande aiuto nelle discese lunghe, evitando di lavorare troppo sui freni. Tutte queste funzioni rendono il BRONCO inarrestabili. Ci ha stupito della semplicità con cui affronta ostacoli anche impegnativi a regimi di giri minimi e sfiorando appena il pedale del gas sale ovunque. Gli angoli caratteristici di attacco e di uscita sono notevoli e, anche se il passo ha una misura importante, in twist l’assetto fornisce la giusta escursione senza far comprimere troppo la sospensione, evitando che il telaio vada a toccare facilmente il terreno, avendo però una ragguardevole estensione. Notevole anche la capacità di guado che può raggiungere gli 80 cm, ma che purtroppo non siamo riusciti a trovare nei nostri percorsi.

CONSIDERAZIONI

Passando dal cambio automatico in manuale ci sono mancati i Pad al volante che faciliterebbero la guida, sia nei passaggi tecnici che nella guida in velocità, dove abbiamo riscontrato la scomodità nel trovare piccoli il tasti + o – per inserire o scalare le marce che sono posizionati direttamente sulla leva del cambio. Altra nota è la scelta della posizione della targa posteriore, troppo esposta agli urti nonostante sia montata su un supporto che la fa flettere, il rischio di piegarla o perderla è alto.

Ci sarebbe piaciuto mostrarvela senza la copertura del tetto, ma il maltempo ci ha seguito in ogni meta. A parte questi piccoli dettagli, il veicolo ci ha stupiti per l’ergonomia dei comandi senza dover entrare in menù e cercare o digitare su uno schermo touch, oltre che averci lasciato senza nulla da dire riguardo alle prestazioni in ogni condizione provata. Anche su strada il confort è notevole, sia nella posizione che nel piacere di guida, anche per lunghi tratti. Inevitabile un po’ di fruscio proveniente dal tetto pur che sia insonorizzato ma del resto non è una Mustang, lì il cavallo corre qui SCALCIA!

ATTENZIONE

In un’era dove le tecnologie si sono evolute, l’elettronica la fa da padrone, semplificando notevolmente la vita dei fuoristradisti neofiti,  aiutandoli a uscire da situazioni problematiche senza che il conducente si renda conto di quello che realmente sta accadendo tra le ruote del veicolo. 

STATE ATTENTI PERÒ LA TECNOLOGIA NON RIMPIAZZA L’ESPERIENZA E LE CAPACITÀ DI GUIDA!

Testo: ©Matteo Marinelli

Foto Statiche/Dinamichee: ©Matteo Marinelli

Driver: Luca Sannolo

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